Facciamo chiarezza sul rogo tossico del 29-30-31 agosto 2025
Rogo tossico a Canosa di Puglia del 29 agosto 2025 (Foto: Matteo Della Torre)
Dopo un’attenta analisi, un sopralluogo personale con drone e lunghe interviste a tre soci dell’associazione “Italia Nostra” di Canosa di Puglia, ho potuto concludere che:
1- Nel pomeriggio del 29 agosto 2025 a Canosa di Puglia, in località Pozzillo, all’interno di un’area abbandonata, in passato adibita a bacino di fitodepurazione, si sviluppa un rogo di multimateriale non identificato.
2- Il sottoscritto fotografa il rogo con drone alle ore 20.00 del 29 agosto 2025. Il fumo tossico si diffonde in direzione Canosa.
3- Alle ore 23.00, un socio dell’associazione “Italia Nostra” nota il rogo e lo segnala ai Carabinieri e ai Vigili del Fuoco.
La direzione del vento da Sud spinge i fumi tossici dell’incendio di Canosa fino ad invadere, nella notte, l’intero abitato di San Ferdinando di Puglia, dalle 0.15 alle 6.45 circa.
4- Il rogo tossico viene spento dai Vigili del Fuoco nella mattinata del 30 agosto.
5- Dopo lo spegnimento, il bacino di fitodepurazione continua ad emettere fumo di odore acre tipico della combustione di sostanze plastiche. I Vigili del Fuoco sottolineano che se dovessero continuare a spegnere con ulteriore acqua, aggraverebbero il problema.
6- Il 30 agosto La Procura della Repubblica pone sotto sequestro il sito e ordina al Comune di Canosa di smuovere con una pala meccanica il terreno sottostante.
7- Per tutto il 30 agosto il bacino continua ad emettere fumo che rende l’aria irrespirabile a Canosa e, nella notte, raggiunge anche la città di San Ferdinando di Puglia, fino a Trinitapoli (come da me constatato personalmente).
8- La città di San Ferdinando di Puglia è invasa dal fumo tossico dalle ore 1.00 alle 6.30 circa.
9- Il 31 agosto, una pala meccanica smuove il terreno spegnendo definitivamente l’incendio. La rimozione del terreno sembrerebbe non aver portato alla luce sostanze tossiche di origine industriale.