Uomoplanetario.org Ricercatore universitario rischia la pena di morte
Ahmadreza Djalali è un ricercatore iraniano di 45 anni, esperto di Medicina dei disastri e assistenza umanitaria presso l’Università del Piemonte Orientale di Novara.
Com’è Where to Invade Next, il nuovo film di Michael Moore
In un viaggio dall’Europa alla Tunisia, Michael Moore prova a mettere a nudo le contraddizioni degli Stati Uniti
I 5 PAESI CHA HANNO MESSO A MORTE PIU’ PERSONE NEL 2015
L’infografica di Amnesty International. #NOpenadimorte
Usa, da Pfizer uno stop alle iniezioni letali “Non potete più usare i nostri farmaci”
Il colosso farmaceutico ha imposto controlli rigidi sui suoi prodotti per garantire che non vengano usati nelle esecuzioni della pena di morte. Lo riporta il New York Times, sottolineando che la decisione è considerata una pietra miliare.
Le esecuzioni dell’Arabia Saudita sono state degne dell’ISIS
L’abbuffata di tagli di teste dell’Arabia Saudita – 47 in tutto, compresa quella del colto ecclesiastico sceicco Nimr Baqr al-Nimr, seguite da una giustificazione coranica delle esecuzioni – è stata degna dell’ISIS.
Il mondo salvi Alì, condannato alla crocifissione dal regno del petrolio
L’Arabia Saudita lo ha arrestato quando aveva 17 anni per aver partecipato a una manifestazione. E ora è arrivato il verdetto: pena capitale. Le cancellerie occidentali protestano, ma nessuno ha il coraggio di spingersi oltre: la vita di un ragazzo vale meno dei ricchi contratti.
Bauman: “Siamo ostaggi del nostro benessere per questo i migranti ci fanno paura”
Il sociologo: “Anche se il prezzo dei sacrifici che pagheremo sarà molto alto, la solidarietà è l’unica strada per arginare futuri disastri”
Amnesty denuncia i capi militari: “Responsabili della morte di 8.000 persone”
Esecuzioni sommarie di centinaia di persone, migliaia di sparizioni, torture.
LE PEN: “ED ORA LA PENA DI MORTE”
La vignetta di Uomoplanetario.org
Libero dopo 39 anni nel braccio della morte
Ohio. L’afroamericano Jackson è innocente, la sua è stata la più lunga detenzione della storia del sistema giudiziario Usa
Pena di morte, la Cina è campione del mondo con 2.400 esecuzioni
Dai rapporti firmati da Amnesty International la Cina manca dal 2009.
Un’esecuzione lunga due ore
Il 23 luglio 2014 lo stato dell’Arizona ha eseguito la condanna a morte di Joseph Rudolph Wood, 55 anni, ma le sostanze contenute nell’iniezione letale ci hanno messo quasi due ore per ucciderlo.
Assassinati come bestie dal boia di Stato
I produttori europei di barbiturici si rifiutano di fornire le dosi letali per le esecuzioni capitali negli Usa, così i boia ricorrono al pentobarbital, usato per uccidere animali.
IMPICCAGIONE PUBBLICA IN IRAN
Iran, il sedicenne condannato a morte che piange sulla spalla del boia.
Il destino condiviso tra il carnefice e il giovane detenuto.
Benvenuti nell’era dell’inferno: il rafforzamento degli omicidi all’americana
Recentemente, il Washington Post ha delineato, in orrendi, dilanianti dettagli, il continuo sforzo dell’amministrazione Obama per espandere, rafforzare e “codificare” la pratica dell’omicidio e del terrorismo da parte del Governo statunitense.
Un’agenda per il Movimento Globale per la Pace
Il Congresso Nazionale del Partito Democratico (DNC) è scivolato nell’oblio senza dibattito – in stile sovietico, hallelujah, amen – senza citare le guerre aperte con 5-6 paesi musulmani; né le guerre clandestine con droni e SEALs.
Sono le armi – Ma tutti sappiamo che non sono proprio le armi
Gli Stati Uniti sono responsabili di oltre l’80% di tutte le morti con arma da fuoco nei 23 paesi più ricchi messi insieme.
Obama e la “kill list”: potere assoluto
La Kill list è la lista degli esseri umani da uccidere che Obama personalmente redige ogni settimana. In quello che il New York Times definisce «il più strano dei rituali burocratici».
USA, il Connecticut abbandona la pena di morte
Un altro Stato americano congeda il boia e dà l’addio alla pena di morte.
Pena di morte, rapporto Amnesty: “Dati allarmanti. E in Cina esecuzioni segrete”
I paesi che hanno eseguito condanne a morte nel 2011 lo hanno fatto a un livello allarmante, ma i paesi che usano ancora la pena capitale sono diminuiti di oltre un terzo rispetto a un decennio fa.
