Perché non sostituiamo le vecchie ed obsolete lampade ai vapori mercurio e gli orrendi lampioni a palle che disperdono la luce arancione verso il cielo, dove non serve, con sistemi moderni di illuminazione a Led?
In campo ambientale l’amministrazione Puttilli sarà ricordata per i lumini Led al cimitero. Lasciamoci questa storia negativa alle spalle. Che riposi in pace.
E’ inquietante pensare che dei cittadini, durante le disinfestazioni contro le zanzare, vengano irrorati come si fa in agricoltura, a cadenza periodica, con una miscela di pesticidi mentre stanno dormendo.
A Pisa una scuola-istituzione, che continua a dimostrarsi, per certi aspetti, una “caserma prussiana”, sposta fisicamente 1500 bambini dalla “scuola-caserma” alla “caserma Gamerra” della Brigata Folgore, in nome dell’educazione alla pace e alla solidarietà. Un incredibile esempio di violenza culturale che esalta le virtù del militarismo tra le giovani generazioni. Da non imitare.
Sono storie di vita e di morte legate da un sottile filo rosso alle Feste patronali dei cristiani cattolici che ancora oggi mischiano le loro preghiere, devozioni e superstizioni all’odore di polvere da sparo. Quale vescovo, parroco o Comitato festa patronale si ritiene moralmente responsabile di queste morti differite?
C’è una città che dello “Zero” in politica amministrativa ha fatto una bandiera. In negativo. Ne ha collezionati una serie infinita. Uno zero dopo l’altro, in una sconfortante progressione, ha contabilizzato con tronfio orgoglio la propria aritmetica del nulla.
E’ San Ferdinando di Puglia, una città arretrata e sciatta, con una dimensione comunitaria delle dinamiche sociali e della partecipazione civile in stagflazione, caratterizzata cioè da un’inflazione di chiacchiere fatue e dalla stagnazione dei fatti. Questa situazione incresciosa persiste immobile da decenni, stretta in una morsa tra l’indifferenza della cittadinanza e l’incapacità di molti politici.
È triste constatare che nel giorno in cui si sono incontrati per la prima volta a San Ferdinando di Puglia tutti i movimenti che si oppongono alla costruzione degli inceneritori, non sia emersa questa semplice verità: la sinistra che governa è favorevole agli inceneritori, con tutta la catena di gravi problemi scientificamente provati per la salute pubblica che essi generano. Anche se si comprende che la sinistra è propalatrice del pensiero unico favorevole agli inceneritori, l’imperativo è non disturbare la navigazione dei propri leader muovendo critiche, indicando incoerenze ed errori.
Il grido dei poveri nacque nel marzo del 1992, in piena “era della disinformazione”. Sono trascorsi diciotto anni dalla prima uscita di questo mensile che oggi festeggia la raggiunta maggiore età. Abbiamo mantenuto le zanne, non ossequenti a nessuna sacrestia religiosa, né tantomeno politica o economica, per non abdicare, nel nostro piccolo, al compito fondamentale del giornalismo di essere “cane da guardia” della democrazia e della libertà.
La notizia della possibile costruzione di una grande centrale elettrica a tre km da San Ferdinando di Puglia sta giustamente preoccupando la popolazione del nostro paese. Su iniziativa di quattro associazioni è stato prodotto un documento di condanna.
L’esortazione di un barbone senza tempo, in rappresentanza degli innumerevoli poveri “sassati e castrati”, all’uomo satollo di benessere ma impregnato di disperazione, nell’imminenza delle festività natalizie. “E’ ora di dire basta – scriveva don Tonino Bello – alla strizzatina di buoni sentimenti che vien fuori dalla torchiatura del nostro cuore”. Un invito ad uscire dall’autogratificazione delle elemosine natalizie e dal sonnolento tepore delle nostre vite tranquille ed indifferenti, per cambiare gli stili di vita consolidati ed impegnarci a non “fabbricare nuovi poveri”.
Una splendida opportunità si dischiuderebbe per la cittadinanza con la caduta della recinzione del Parco comunale, a vent’anni esatti dalla caduta di un altro muro, quello di Berlino.
LETTERA APERTA a Sua Eccellenza Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo della Diocesi di Trani – Barletta – Bisceglie in merito alle Feste patronali.